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D.M. 23/12/2002

1.2 Stabilità dell'azione assorbente Si esegue una prova analoga a quella indicata nei saggi A e B. Al termine delle 3 ore di sgocciolamento previste nel saggio B, si preleva un'aliquota di campione solido per effettuare il test di cessione utilizzando l'apparecchiatura indicata in Fig. 2. Il tubo di vetro di Fig. 2, chiuso all'estremità inferiore, viene riempito per metà di acqua di mare sintetica e termostatato a 25 0C. Sulla superficie dell'acqua viene versato un quantitativo di solidi prelevati dallo schiumatore al termine delle 3 ore tale da produrre uno strato di 4 cm di altezza; si chiude l'estremità superiore del tubo con l'apposito tappo dotato di reticella metallica, dello stesso tipo di quella usata per lo schiumatore, al quale è collegato un tubo di efflusso. Si fanno scorrere nel tubo, dal basso verso l'alto, con l'ausilio di una pompa, 25 litri di acqua di mare sintetica termostata a 25 0C attraverso il campione solido in 30 minuti. Al termine si prelevano 2-3 g di campione solido così trattato, si sottopongono ad estrazione in Soxhlet e sull'estratto si procede all'analisi degli oli minerali con il metodo 5140A1 citato. Un prodotto assorbente è considerato accettabile quando, al termine del trattamento di cessione indicato, trattiene per grammo di solido assorbente una quantità di petrolio che risulta diminuita rispetto a quella risultante dal saggio B al massimo del 20%.

2. Determinazione della tossicità del prodotto assorbente Il test indicato verifica che non vengano rilasciate nell'acqua di mare, dal prodotto assorbente, composti in grado di esercitare un'azione tossica su organismi marini. La specie impiegata per il test è il crostaceo marino Mysidopsis Bahia. La prova verrà eseguita come segue:

2.1 Modalità esecutive a) Distribuire il prodotto assorbente in una quantità di acqua marina sintetica come indicata in tab.1 in misura tale da produrre una concentrazione di 20 g/L.

b) Tenere in agitazione la sospensione, termostatando a 25 0C, per un periodo di 48 ore. Al termine di tale periodo di contatto filtrare su filtro in fibra di vetro di 1-2 µm in grado di trattenere il solido sospeso. Il liquido così ottenuto dopo filtrazione costituisce l'eluato.

c) Procedere alla esecuzione dello stesso saggio di tossicità previsto per valutare la tossicità acuta nei crostacei marini, secondo il metodo IRSA-CNR Viganò L., Notiziario dei Metodi Analitici (1996), come riportato nell'Allegato 1, punto 2.1.2.

d) La durata del saggio sarà di 96 ore, al termine delle quali non dovranno risultare differenze di mortalità del crostaceo, messo a stabulare nell'eluato, rispetto al controllo. Quadro riassuntivo dei requisiti tecnici richiesti per il prodotto assorbente

1. Il prodotto non deve essere infiammabile;

2. L'efficacia del prodotto, determinata secondo la metodica di cui al presente allegato, deve garantire una rimozione del petrolio assorbito sulle particelle di almeno del 60%;

3. La stabilità dell'azione assorbente, determinata secondo la metodica di cui al presente allegato, deve garantire valori di assorbimento diminuiti al massimo del 20% rispetto al valore risultante dall'esecuzione del test di efficacia per solo assorbimento.

4. Il prodotto non deve mostrare effetti di tossicità diversi rispetto a quelli riscontrati nel controllo.

 

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